Quando parliamo di salute del cane pensiamo spesso a cibo, movimento, cure veterinarie. Raramente invece ci soffermiamo sul sonno, eppure è una delle componenti più decisive del benessere quotidiano. Un cane che dorme bene è più sereno, più equilibrato, più capace di imparare e meno incline a problemi comportamentali. Un cane che dorme male, invece, porta dentro di sé una fatica invisibile che si riflette in ansia, iperattività, irritabilità e, nei casi più estremi, anche in difficoltà di relazione con le persone o con altri animali.
Il sonno del cane non è un semplice “staccare la spina”: mentre riposa, il suo cervello è attivo. Le esperienze della giornata vengono rielaborate, le informazioni consolidate, le emozioni trovano un equilibrio. È stato dimostrato che un cane che dorme dopo un addestramento ricorda meglio ciò che ha imparato: il sonno agisce come un allenatore invisibile che trasforma la pratica in competenza. Non riguarda solo l’apprendimento dei comandi, ma anche la capacità di gestire situazioni sociali ed emotive. Un cane che ha avuto esperienze stressanti durante il giorno ha bisogno di dormire per “archiviare” quelle emozioni e non rimanere intrappolato nello stato di allerta. Se il sonno viene interrotto o non è profondo, il giorno dopo sarà più nervoso e meno tollerante, proprio come accade a noi dopo una notte insonne.
Non meno importante è l’aspetto fisico. Durante il sonno il corpo ripara i tessuti, ricarica le energie, rinforza il sistema immunitario. Nei cuccioli è il momento in cui il cervello costruisce nuove connessioni, sostenendo lo sviluppo cognitivo e sociale. Negli adulti permette il recupero dopo attività e allenamenti. Negli anziani, infine, diventa un segnale da non trascurare: quando il cane comincia ad agitarsi di notte, a vagare per casa o a dormire molto di giorno e poco di notte, può esserci dietro dolore articolare o un principio di declino cognitivo. Non è un “capriccio”, ma un bisogno di aiuto.
E qui arriviamo al nodo centrale: non conta solo quanto il cane dorme, ma come e soprattutto dove. Molti cani scelgono spontaneamente di posizionarsi vicino alla porta d’ingresso o in corridoio, luoghi da cui possono “controllare” la casa. Questo però li mantiene in uno stato di vigilanza, pronti a scattare, e impedisce loro di abbandonarsi a un sonno profondo. La cosa migliore è che il cane dorma in un posto tranquillo, lontano dai rumori e dal passaggio, e possibilmente vicino alla famiglia. Non significa per forza sul letto, ma avere la cuccia in camera o comunque in prossimità delle persone di riferimento offre sicurezza. Il cane è un animale sociale: sentirsi escluso o isolato durante la notte può aumentare ansia e agitazione. L’importante è che la posizione della cuccia non lo costringa a fare la “sentinella”, così non si sente investito della responsabilità di proteggere qualcuno.
Aiutare il cane a dormire bene significa prendersi cura della sua giornata già dalla sera prima. Una passeggiata tranquilla nel tardo pomeriggio, un’attività olfattiva rilassante, un pasto equilibrato e digeribile e un momento di contatto affettuoso sono ingredienti che preparano il terreno al riposo. Evitare giochi frenetici o situazioni eccitanti prima di dormire è altrettanto importante. Tecniche dolci come il Tellington TTouch possono essere inserite nella routine serale: tocchi lenti e consapevoli che favoriscono rilassamento, abbassano lo stato di allerta e facilitano il passaggio al sonno. Anche la musica ha un ruolo: melodie lente e armoniose hanno dimostrato di ridurre lo stress nei cani e accompagnare verso un riposo più profondo. Alcuni proprietari trovano beneficio anche con la floriterapia o la diffusione controllata di oli essenziali come la lavanda, sempre con le giuste precauzioni.
Non dimentichiamo che il sonno è collegato anche ai problemi comportamentali. Un cane che non dorme abbastanza può sviluppare ansia da separazione più marcata, difficoltà di autocontrollo, iperattività e persino episodi di aggressività legati alla scarsa tolleranza. In molti casi, lavorare solo sul comportamento senza intervenire sul sonno è come provare a riempire un secchio bucato. Un riposo di qualità è la base su cui costruire qualsiasi percorso educativo o terapeutico.
Infine, se notiamo segnali persistenti come risvegli frequenti, russamenti forti, agitazione notturna o stanchezza eccessiva durante il giorno, è importante rivolgersi a un veterinario esperto in comportamento. Ci possono essere dolori, disturbi respiratori o problemi cognitivi che meritano attenzione medica.
Il sonno non è un dettaglio: è un pilastro. Garantire al cane la possibilità di riposare davvero, senza ansia, senza responsabilità di guardia, con la vicinanza della famiglia e in un ambiente sereno, significa regalargli giornate migliori, più equilibrio, più salute. È un atto di cura che si riflette non solo sul cane, ma anche sulla qualità della relazione che condividiamo con lui.
Buon fuori ciotola
Paola
⸻
Bibliografia essenziale
• Kis, A. et al. (2017). Non-invasive polysomnography in dogs: validation and applications. Scientific Reports.
• Bolló, N. et al. (2020). REM and non-REM sleep differentially affect emotional processing in dogs. Scientific Reports.
• Schork, I. G. et al. (2022). Quantitative analysis of dog sleep behavior. Frontiers in Veterinary Science.
• Gruen, M. E. et al. (2019). Analgesic treatment improves sleep in dogs with osteoarthritis. Journal of Veterinary Internal Medicine.
• Mondino, A. et al. (2023). Sleep-wake patterns in dogs with cognitive dysfunction. Frontiers in Veterinary Science.
• Bódizs, R. et al. (2020). Sleep in the domestic dog: translational and comparative aspects. Neuroscience & Biobehavioral Reviews.